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Parte il progetto di maglia solidale SAVE THE BEES per sostenere anche con l’uncinetto l’impegno verso l’ambiente e la biodiversità.

L’obiettivo è realizzare oltre 3.000 esagoni nei colori giallo e nero con i quali confezionare tanti accessori: borse, cuscini, coperte da donare a importanti realtà italiane impegnate nella salvaguardia delle api, in occasione della Giornata mondiale delle api, celebrata il 20 maggio di ogni anno, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile. Le api e altri impollinatori, come farfalle, pipistrelli e colibrì, infatti, consentono a molte piante di riprodursi, comprese numerose colture alimentari.

Perché un progetto di maglia solidale a supporto dell’ambiente? Perché è uno dei nostri tre filoni statutari, oltre a quello solidale e del benessere. La nostra Associazione è impegnata, in maniera completamente innovativa, nel recupero della lana da rifiuto speciale con finalità di promozione del benessere e della solidarietà.
Agli Amici de IL FILO CHE UNISCE che vorranno partecipare, proponiamo due bellissimi schemi da realizzare all’uncinetto: l’apetta operosa e le cellette (esagoni) del miele. Le apette ci aiuteranno a sensibilizzare tutti sull’importanza di tutelare ambiente e biodiversità e le cellette, nel colore giallo e nero, cucite tutte insieme, daranno vita a tanti accessori diversi!
G.rosa Apette con esagoni gialli e neri
Il progetto parte in questo mese di febbraio e termina a fine aprile 2022, tre mesi di tempo per dare come sempre il vostro contributo alla realizzazione dei nostri progetti di maglia solidale: SAVE THE BEES è il secondo di quattro progetti che lanceremo quest’anno, c’è tanto da dare e fare quest’anno!

I manufatti realizzati andranno a sostenere i progetti per la salvaguardia degli api che portano avanti associazioni nazionali che individueremo o che si proporranno nei prossimi mesi, destinatari delle nostre creazioni, con i quali organizzeremo un bellissimo evento di consegna proprio in occasione del 20 maggio.
Cercheremo inoltre di fornire a tutto il nostro network utili informazioni per salvaguardare questi preziosissimi animaletti. Il primo di tutti? Mantenere la calma! Per prima cosa un consiglio elementare per allontanare le api in modo naturale. Se siete circondati da alcune api o una di queste si è posata sulla vostra pelle, non date in escandescenze e mantenete la calma. Tenderanno generalmente ad allontanarsi senza aver provocato alcun guaio, a meno che non iniziate a dimenarvi o a cercare di scacciarle o ucciderle. In questo caso infatti potrebbero sentirsi minacciate, dimostrandosi più aggressive.
Per chi volesse partecipare a questo nuovo progetto di maglia solidale, scrivere una mail a segreteria@gomitolorosa.org
Apetta gomitolorosa

Vi attendiamo numerosi!

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Arriva la LANATERAPIA all’Oncologia Medica dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento: insieme ad “ACTO Sicilia – Alleanza Contro il Tumore Ovarico” per portare benessere alle pazienti.

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In Sicilia nasce il quarto centro ospedaliero in cui si pratica la lanaterapia: l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento segue all’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, all’Istituto Oncologico del Mediterraneo a Viangrande (attivata grazie all’Associazione Sicilia Donna) e alla U.O.C. di Oncologia Medica dell’A.O. Papardo di Messina (quest’ultima attivata grazie all’Associazione A.S.S.O.). Un primato della Sicilia che si sta mostrando davvero molto sensibile alla proposta di Gomitolorosa di portare questo antidoto naturale dello stress.
«Gomitolorosa promuove il lavoro a maglia negli ospedali come strumento per ridurre l'ansia e le pazienti di ben 13 ospedali in Italia stanno ora beneficiando di questa iniziativa mentre sono in attesa di un trattamento o durante il periodo di degenza» ci racconta con orgoglio Alberto Costa, presidente della onlus e oncologo senologo riconosciuto a livello internazionale per il suo contributo all'avanzamento della cura dei tumori al seno.
La lanaterapia ormai è diventato un vero e proprio fenomeno sociale dal quale trarre grandi benefici per la salute fisica e mentale, soprattutto dei pazienti oncologici. E ACTO Sicilia-Alleanza Contro il Tumore Ovarico ci crede così tanto che lo ha inserito come percorso presso il reparto di Oncologia Medica dell'ospedale Cannizzaro di Catania e adesso nel reparto di Oncologia Medica dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
L’incontro di ACTO Sicilia con il Dottor Antonio Savarino, Responsabile dell’Oncologia Medica, con la Dottoressa Gabriella Vella, dirigente psicologo e psico-oncologo asp Agrigento e con tutto lo staff dell'Oncologia Medica, ha reso possibile l’attivazione del progetto, con grande soddisfazione di tutti per aver portato un’attività di supporto psicologico ai pazienti oncologici, ritenuta di fondamentale importanza.
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«Diversi studi hanno avuto alla base l’osservazione delle risposte emotive all’impegno in attività creative artigianali. Le mani occupate orientano l’attenzione sul “qui e ora”, restituendo spazio alla calma, favorendo la gestione di stati emotivi intensi e dei pensieri ripetitivi, migliorando il tono dell’umore. L’elemento di interesse di tale approccio risiede nell'attribuzione ai pazienti di un ruolo attivo nella tutela della propria salute. Una volta superata la curva di apprendimento iniziale, la ritmicità del lavoro a maglia può indurre uno stato di rilassamento, riducendo gli effetti dello stress dannoso nel lungo periodo».
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ACTO Sicilia-Alleanza Contro il Tumore Ovarico fa parte della rete nazionale di ACTO Italia, una vera e propria alleanza di pazienti, medici, familiari, ricercatori, strutture sul territorio, imprese, uomini e donne di buona volontà intenzionati a collaborare, ciascuno con le proprie competenze, al progetto comune di lotta contro i tumori ginecologici con particolare attenzione dal cancro ovarico.
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"Aria nuova a Milano: apre Spazio Parentesi"

DALLA SCRIVANIA DEL PRESIDENTE.

Ricevo un bel cartoncino di invito dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Milano: giovedì 3 febbraio il Sindaco di Milano Giuseppe Sala inaugura il nuovo Spazio Parentesi in Viale Beatrice d’Este 37 dove, dopo due anni di lavori, un grande spazio (oltre 500mq) messo a disposizione dalla Scuola Europea di Oncologia aprirà le sue porte a pazienti di ogni tipo di tumore desiderosi di aderire all’innovativo programma “Mi prendo cura di me”.
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Da dove nasce questa bella idea che porta aria nuova in una Milano scalpitante dopo due anni di Covid? L’origine dell’iniziativa sta nella constatazione del fatto che sempre più pazienti oncologici riferiscono di essersi sentiti dire dal loro medico “e ora faccia esercizio fisico, mi raccomando!” oppure “controlli bene quello che mangia, basta nutrirsi a caso!” senza però aggiungere istruzioni più precise.
Negli USA invece, il Centro Medico dell’Università di Pittsburgh ha da anni cominciato a studiare il problema e ha raccolto una serie di studi e di esperienze da cui è nata presso la Scuola Europea di Oncologia l’idea del protocollo “Mi prendo cura di me”: 16 ore, in gruppi di 6-8 pazienti, comprendenti 8 ore di esercizio fisico (ginnastica e yoga), 4 ore di colloqui con una nutrizionista e prove pratiche di cucina, 4 ore di dialogo con uno/a psicologo/a per capire se è possibile farcela da soli o se serve un po’ di aiuto. A programma completato, ogni paziente dovrebbe essere messo in condizione di decidere se approfondire uno o più settore. Più ore di esercizio fisico, oppure più nutrizione o più supporto psicologico.

Interessante per noi di Gomitolorosa il fatto che siamo stati invitati a partecipare alle attività dedicate alla cosiddetta “mindfulness”, cioè iniziative che possano portare pace e riposo alla mente, specie durante un periodo di vita di grande ansia come quello contrassegnato da una diagnosi e cura di un tumore. Spazio Parentesi ha una grande aula, dedicata ad Umberto Veronesi, fondatore della Scuola Europea di Oncologia, in cui verranno offerte le attività più diverse: arte-terapia (curata da una paziente oncologica pittrice), musico-terapia e lanaterapia, grazie a nostre maestre di maglia e ai nostri bei gomitoli colorati.

Il nuovo anno comincia bene, dunque, con uno spazio anche a Milano che si aggiungerà al nostro laboratorio di Via delle Quattro Fontane a Roma: a proposito ricordatevi di venire a visitarlo se passate dalla Capitale! Non resterete delusi!
Alberto Costa
Presidente Gomitolorosa Onlus
Testi a cura di Ivana Appolloni
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