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Donando il tuo 5XMILLE ci aiuti a portare la Lanaterapia nei reparti di Oncologia.
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Il racconto di Gomitolorosa a FLORACULT
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È da pochi giorni terminata FLORACULT, la mostra mercato florovivaistica e di sostenibilità, promossa e organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice agricola e designer, e ormai amica di Gomitolorosa. Il tutto si è svolto nella magnifica cornice dei Casali del Pino, azienda agricola biologica che si estende per 174 ettari all’interno del Parco di Veio.
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Un’area archeologica protetta che rappresenta un’oasi verde a pochi chilometri dalla città di Roma (icasalidelpino.it).
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FLORACULT è un percorso che si snoda tra oltre 150 espositori a cui si affiancano laboratori, installazioni, esperienze culturali e ludiche, e tante associazioni ed ong ospitate gratuitamente come Gomitolorosa, per l’impegno nello sviluppo sociale ed ambientale. Qui abbiamo trasferito a centinaia di adulti e bambini il nostro saper lavorare con le mani tante maglie che evolvono in bellissimi manufatti, creando una relazione di solidarietà e amicizia.
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Il nostro ringraziamento va a Ilaria Venturini Fendi che ci ha voluto per il secondo anno qui ad offrire i nostri laboratori creativi e alle nostre instancabili volontarie che hanno come sempre donato tempo, sapere ed empatia a tutti quelli che con grande curiosità e meraviglia si sono avvicinati nel nostro coloratissimo spazio: Stefania Modugno, Daniela Lagna, Maria Grazia Devoti, Lucia Lustrino, Annamaria Venturini, Bianca Lea Zambrano, Silvana Della Morte.
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Il tema di questa edizione era infatti «coltivare la meraviglia» e noi di Gomitolorosa pensiamo di aver contribuito fattivamente in questo obiettivo.
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Il sostegno che FLORACULT offre al terzo settore è fondamentale e contribuisce al benessere delle persone e delle comunità. Gomitolorosa ha potuto raccontare al folto pubblico dell’evento del supporto sociale alle persone più vulnerabili, come pazienti, anziani, bambini, persone con disabilità o immigrati, promuovendo la partecipazione civica, la partecipazione attiva nella vita comunitaria, favorendo la coesione sociale.
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La collaborazione tra FLORACULT e Gomitolorosa sta aiutando entrambi ad affrontare sfide comuni, condividere risorse, conoscenze ed esperienze. Siamo molto grati del sostegno che stiamo ricevendo, perché è cruciale per promuovere il benessere delle persone e delle comunità. Ogni forma di sostegno, dalle donazioni al volontariato, può fare la differenza per noi.
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Non vediamo l’ora che arrivi la prossima edizione!
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Tutte a sferruzzare le ospiti delle RSA d’Italia
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Tra gli obiettivi del biennio 2025-2026 abbiamo quello di portare supporto al target fragile degli anziani, attraverso laboratori di lavoro a maglia terapeutico, per stimolarli mentalmente, aiutarli a migliorare la destrezza manuale, favorire l’interazione, ridurre lo stress, aumentare il benessere, promuovere la creatività.
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Lo stiamo facendo in alcune RSA e Case di Cura che hanno ricevuto il Bollino RosaArgento di Fondazione Onda ETS (fondazioneonda.it), il riconoscimento attribuito alle strutture per anziani più virtuose nella gestione dei propri ospiti e delle loro famiglie e caregiver. Ad oggi siamo attivi in 11 strutture distribuite in 7 regioni italiane da nord a sud e contiamo di arrivare a 50 entro il 2026.
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PERCHE’ ABBIAMO PENSATO DI PORTARE LA LANATERAPIA AGLI ANZIANI? Il lavoro a maglia è inserito tra le attività occupazionali con maggiore efficacia, un approccio terapeutico che mira a migliorare la qualità della vita delle persone anziane attraverso un’attività significativa e funzionale, aiutandoli a mantenere o recuperare le abilità necessarie per svolgere le attività quotidiane, promuovendo l'autonomia e il benessere psicologico.
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Tra gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere con la terapia occupazionale del lavoro a maglia elenchiamo:
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Promozione della salute mentale, migliorando l'umore e riducendo i sintomi di depressione e ansia.
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Favorire la socializzazione e l'interazione sociale attraverso attività di gruppo, che possono contribuire a combattere la solitudine e l'isolamento.
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Stimolazione cognitiva, essendo il lavoro a maglia un’attività che coinvolge entrambi gli emisferi cerebrali, aiutandoli a mantenere le funzioni cognitive.
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Riabilitazione fisica, migliorare la mobilità e la forza attraverso l’utilizzo delle mani e delle braccia (muovere continuamente le mani significa riscaldarle e diminuire, ad esempio, i dolori di artrite).
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Possiamo confermare che molti di questi obiettivi si stanno raggiungendo con grande successo! Le meravigliose testimonianze che ci arrivano, confermano la grande capacità del lavoro a maglia di portare benessere anche a questo target di riferimento con specifiche problematiche sociali, quali la solitudine, l'isolamento, la depressione e la demenza.
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L'educatrice Rosaria Sblano, nostra referente di Villa Giovanna RSSA Casa di Riposo di Bari ci racconta: “Oggi si è svolto il nostro secondo, prezioso incontro di lanaterapia in compagnia della dolcissima volontaria Milena! Abbiamo iniziato la mattinata immergendoci nel meraviglioso mondo di Gomitolorosa, guardando un video che ci ha svelato l'origine di materiali così speciali. Un momento di scoperta e apprendimento, accompagnato da una fumante tazza di thé che ha reso l'atmosfera ancora più rilassante e piacevole. In seguito le nostre care signore si sono dedicate con passione all'uncinetto e ai ferri, creando con le loro mani piccole meraviglie. È sempre un'emozione vedere la loro concentrazione e la gioia nel dare forma ai fili. Un ringraziamento speciale a Milena per la sua dedizione e a Gomitolorosa per la lana di alta qualità che rende possibili questi momenti di benessere e creatività. Non vediamo l'ora del prossimo incontro!”. Ringraziamo la volontaria Filomena Giannoccaro (detta Milena) del prezioso tempo che dona a questo progetto.
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La psicologa Francesca Grandinetti, nostra referente nella RSA Villa Adelchi di Longobardi (Calabria) con meraviglia e soddisfazione ci racconta: “Maria è una nostra ospite che vive in grande solitudine nella sua stanza, tante le attività che proponiamo per poterla coinvolgere, ma lei resta sempre nel suo mondo. La nostra meraviglia è arrivata però con il progetto di LANATERAPIA Gomitolorosa che con i suoi fili terapeutici ha attratto la nostra dolcissima ospite ad unirsi alle altre e con impegno intreccia maglie, chiacchierando con le altre. Ma la meraviglia non è finita perché questa mattina Maria si è alzata presto, si è presa cura di se, si è vestita bene ed ha chiesto di mettere in ordine i suoi capelli d’argento per presentarsi al gruppo ben curata e chiacchierando e sorridendo ha trascorso la mattinata. Tutti noi operatori siamo entusiasti di un tale cambiamento e ringraziamo di vero cuore Gomitolorosa per averci raggiunto con questa incredibile attività solidale e terapeutica”. Ringraziamo le volontarie Gomitolorosa Antonietta Salvati e Zoe Suriano del prezioso tempo che donano a questo progetto.
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Tante testimonianze ci stanno arrivando e siamo davvero molto felici, orgogliosi ed emozionati nel vedere la corrispondenza tra ciò che promuoviamo e i reali effetti che ha sulle persone. Una fortissima iniezione di energia per noi tutti che cerchiamo quotidianamente di raggiungere sempre più persone da aiutare con il nostro caldo gomitolo. La lanaterapia rappresenta un approccio innovativo e olistico al benessere, combinando la tradizione con la creatività. Attraverso il contatto con la lana e la partecipazione ad attività manuali, le persone possono sperimentare una serie di incredibili benefici psicologici e fisici.
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Continuate a seguire la nostra Newsletter per leggere nelle prossime uscite tante altre bellissime storie!
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Bomboniere Solidali Gomitolorosa: regala il calore dell’empatia!
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Stai cercando un modo concreto per fare del bene mentre celebri la vita e l'amore? Le bomboniere solidali FATTE A MANO DA GOMITOLOROSA sono un modo bello e significativo per celebrare il tuo evento speciale, come un matrimonio, una nascita o una comunione, la Cresima, i 18 anni, la Laurea o un Anniversario, mentre sostieni la nostra buona causa: portare la lanaterapia alle persone in stato di fragilità.
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Oggi siamo attivi in circa 40 unità oncologiche italiane, di cui 4 ospedali pediatrici, ed entro il 2026 saremo in 50 RSA e Case di cura, dove portiamo il lavoro a maglia terapeutico per ridurre stress e ansia, migliorare l'autostima, stimolare la sensazione tattile, favorire la socializzazione e la creazione di legami, sviluppare le abilità motorie, influire positivamente sull’attenzione migliorando l’allerta e l’orientamento.
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8.000 KIT per praticare la LANATERAPIA distribuiamo ogni anno ai pazienti oncologici e oltre 5.000 gomitoli sono a disposizione degli anziani, oltre a moltissimi altri progetti che sosteniamo direttamente. ABBIAMO BISOGNO DI TE PER CONTINUARE IN QUESTA BELLISSIMA MISSIONE, ed anche scegliere le nostre BOMBONIERE PUO’ ESSERE DI AIUTO, trasformerai i momenti più belli della tua vita in un gesto d’amore!
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Le nostre BOMBONIERE SOLIDALI sono fatte a mano con amore dalle volontarie Gomitolorosa esperte di uncinetto e il soggetto da realizzare puoi sceglierlo tu: un portachiavi con pallone da calcio, un segnalibro nei colori che scegli, un animaletto che vi è simpatico, un portafortuna, un fiore, qualsiasi cosa può essere realizzata, in perfetta sintonia con i vostri gusti e preferenze. I nostri gomitoli sono di 15 colori diversi e possiamo dare sfogo a tutta la vostra creatività.
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La nostra mascotte è Lella la pecorella ovviamente, da cui deriva la calda e soffice lana che utilizziamo, 100% autoctona italiana, dandole una seconda vita in questo bellissimo percorso fatto di solidarietà e benessere che da oltre 13 anni ci accompagna nella nostra missione. I modelli da realizzare sono davvero tanti e ti daremo anche il cartellino che spiega la finalità della tua donazione, che puoi scrivere e personalizzare.
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Se vuoi che il tuo ricordo diventi un dono che porta speranza, per te, per i tuoi cari e per le tante persone in stato di fragilità che seguiamo, scrivici una email a segreteria@gomitolorosa.org oppure chiamaci a questi numeri 0645666930 - 3519661003, saremo felici di concordare insieme a te la tua bomboniera solidale firmata Gomitolorosa.
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Donare il proprio 5×1000 non costa nulla! Aiutaci a portare avanti i nostri progetti di LANATERAPIA
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Non sprecare l’opportunità di donare una piccola parte della tua Irpef (il 5 per mille), a sostegno di Gomitolorosa Ente Filantropico, per continuare a portare la LANATERAPIA nei 40 Ospedali dove oggi siamo presenti con questo progetto. Il tuo contributo arriverà nelle mani di pazienti in attesa di una cura o di una visita, portando benessere e tutta la tua solidarietà.
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Donare il tuo 5×1000 non costa nulla, firmando destini una quota della tua Irpef e se non lo fai, resta allo Stato! Il valore della tua firma dal punto di vista del contributo economico varia in base al reddito dichiarato, ma il valore sociale che ha per noi e tutta la comunità è enorme. Tante piccole gocce formano un mare! (parafrasando una frase di Madre Teresa).
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Tutti possono destinare il proprio 5 per mille direttamente sulla Certificazione Unica, consegnando la scheda integrativa attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a un Ufficio postale, a una banca o a un Caf: basta mettere la Certificazione Unica in busta chiusa con la scritta “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef” indicando il vostro nome, cognome e codice fiscale.
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Il 5 x 1000 (associazioni e ricerca),
l’8 x 1000 (organizzazioni religiose)
e il 2 x 1000 (partiti politici)
NON SONO ALTERNATIVI, quindi puoi tranquillamente decidere di donarli tutti e tre.
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In occasione delle prossime scadenze RICORDATI DI DONARE IL TUO 5X1000 A GOMITOLOROSA, inserisci il codice fiscale 90063400023 e FIRMA. Grazie di CUORE!
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Star bene per far star bene – Dalla scrivania del Presidente
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Puntuale come ogni anno mi trovo sulla scrivania l’annuncio della “Giornata internazionale d’intervento per la salute delle donne”, come sempre il 28 di maggio. Questa ricorrenza si celebra dal 1987 e si avvia quindi verso il suo 40° anniversario.
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Molte cose sono cambiate da quei difficili anni Ottanta, in cui ancora le donne faticavano moltissimo a veder riconosciuta la loro parità con gli uomini. Mi fa sorridere l’idea che sto scrivendo queste righe durante un viaggio in aereo dopo aver ricevuto l’ok al decollo da un ingegnere donna e dopo aver ascoltato l’annuncio di benvenuto dalla voce delicata e ferma del comandante pilota, donna.
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Nel campo della salute il discorso si fa ancora più complesso perché tutti sanno che le donne vivono in media più a lungo degli uomini ma vivono peggio. Prima di tutto perché la loro esistenza biologica e psicologica non è sostanzialmente uniforme come quella degli uomini, ma attraversa almeno quattro fasi importanti e diverse: quella dell’adolescenza (il seno è l’unico organo non presente alla nascita), quella dell’età fertile (con tutto il peso della maternità o dell’assenza di maternità), quella della menopausa (molto più marcata della cosiddetta andropausa) e quella della senescenza o vecchiaia.
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L’adolescenza femminile si caratterizza con forti cambiamenti ormonali, la comparsa del ciclo mestruale, importanti cambiamenti nell’immagine corporea e per questo il tema della salute, del buon funzionamento dell’organismo diventa in quegli anni molto più rilevante per le femmine che per i maschi. I disturbi delle abitudini alimentari, per esempio, compaiono molto più frequentemente nelle ragazze che nei ragazzi, sia in senso di rifiuto del cibo (anoressia) che di alimentazione eccessiva (bulimìa).
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L’epoca della fertilità può portare grandi gioie, ma solo se le cose vanno bene. Può anche portare disturbi ginecologici difficilissimi da curare, come l’endometriosi o la vulvodinìa, oppure complicazioni che non concedono una gravidanza tanto desiderata come pure, viceversa, una gravidanza inaspettata che magari per mille motivi non può essere portata avanti.
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La menopausa è raramente un passaggio indolore, fatta eccezione per poche fortunate, e irrompe nella vita con le sue vampate di calore, con l’osteoporosi, con cambiamenti emotivi inaspettati.
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In tutto questo le donne devono anche, nella maggior parte dei casi, andare al lavoro tanto quanto gli uomini, pensare alla conduzione della casa, essere disponibili per genitori e suoceri anziani oppure per nipotini di figli indaffarati, oppure anche tutte e due le incombenze.
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Per tutte queste ragioni – e per molte altre ancora – è così importante occuparsi della salute delle donne. Star bene per far star bene, recitava qualche anno fa la Fondazione Onda ETS (Osservatorio Nazionale sulla salute di genere), e a me pare che l’affermazione sia tuttora validissima. Senza le donne la società si ferma e questo lo sanno benissimo anche quelle culture che almeno esteriormente sembrano voler occultare l’esistenza delle persone di sesso femminile.
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Lo sanno persino le religioni, anche se continuano ad affidarsi solo agli uomini (andate a vedere il film Conclave, con la nostra Isabella Rossellini, molto attuale in questi giorni: avremo mai una donna papa o almeno cardinale?).
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Gomitolorosa è da sempre molto vicino alle donne, tanto che il suo presidente deve spesso scusarsi di essere un uomo. La lana è una questione di donne, da millenni. Filare e tessere al telaio sono sempre state prerogative femminili (Penelope insegna) così come pure assistere chi è malato, stare vicino a chi soffre. Ci sono anche uomini in grado di fare le stesse cose, certamente, ma la stragrande maggioranza dei nostri volontari sono volontarie!
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Per questo motivo il Consiglio Direttivo di Gomitolorosa ha recentemente approvato la proposta di aderire al Comitato Promotore per la creazione di un “Ospedale della Donna”, presieduto dalla nostra donatrice Donella Bossi Pucci. Un ospedale esclusivamente dedicato alle patologie femminili, non solo a quelle ginecologiche ovviamente, ma soprattutto a quelle che si manifestano in modo diverso nelle donne rispetto agli uomini.
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Un ospedale che sviluppi una cardiologia femminile (l’infarto si manifesta in modo diverso nei due sessi), una neurologia femminile (le demenze senili sono più frequenti nelle donne), una immunologia femminile (tante malattie dovute a un cattivo funzionamento del sistema immunitario colpiscono più frequentemente le femmine dei maschi).
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Diversi esperti (in realtà quasi tutte donne) sono già al lavoro e avremo modo di tornare sull’argomento, ma se possiamo andar fieri di tanti istituti dedicati a specifiche patologie, pensiamo che sia giunto il momento di avere anche un luogo di cura e di studio dedicato alla salute femminile, un formidabile Ospedale della Donna.
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E Gomitolorosa è già in prima fila.
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Presidente Gomitolorosa Ente Filantropico
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Testi a cura di Ivana Appolloni
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Via Malta, 3 - 13900 BIELLA Via delle Quattro Fontane, 20/a - 00184ROMA
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