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5XMILLE: la tua firma a Gomitolorosa per la promozione della maglia terapeutica e solidale.
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Se ci seguite, sapete ormai tutto di noi e sicuramente apprezzerete il nostro approccio solidale al pianeta, alla persona e al prossimo! Gomitolorosa sta crescendo, moltissimo, e questo lo deve a tutti quelli che credono nel progetto: i fondatori, i volontari, i partner e le tantissime mani che con amore e generosità lavorano a maglia.
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Insieme però possiamo fare ancora di più, raggiungere sempre più persone a cui portare il nostro messaggio di solidarietà, sempre più mani e menti da occupare con l’impegno della maglia solidale, sempre più pazienti a cui dare sollievo con questa bella proposta di terapia integrativa. Per fare ancora di più basterebbe ad esempio SOLO una firma, la TUA, con la quale potresti decidere di donarci il 5XMILLE.
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È un gesto semplice che non costa nulla, questo è il mantra di noi povere ONLUS! Ed è vero, non ti costa nulla, basta solo firmare e apporre il nostro codice fiscale 90063400023 nella casella dedicata a Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
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Nel 2019, ad esempio, il contributo ricevuto dal 5XMILLE ci ha aiutato a sostenere i costi di spedizione dei tantissimi gomitoli che abbiamo inviato gratuitamente in tutta Italia. Ci ha solo aiutato, abbiamo ancora pochissime firme purtroppo, ma crediamo che se si capisce l’importanza di tale gesto, qualcosa potrebbe cominciare a muoversi.
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Contiamo dunque su di te, in occasione della DICHIARAZIONE DEI REDDITI, ricordati di GOMITOLOROSA ONLUS.
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Quando il lavoro a maglia diventa ARTE: in cantiere un premio al miglior manufatto artistico.
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Grazie al sostegno di donatori molto attenti alla solidarietà e alla bellezza, Gomitolorosa sta progettando un CONTEST che prevede l’assegnazione di GRANT in gomitoli e denaro ad Associazioni che sapranno creare manufatti di indubbio interesse artistico. A valutarli ci sarà una giuria prestigiosa composta da personaggi illustri provenienti dal mondo dell’arte e non solo. Il contributo assegnato ai primi tre classificati dovrà essere impegnato nella mission della propria Associazione.
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Stiamo studiando il regolamento, il tema a cui ispirarsi e tutto ciò che comporterà la partecipazione, che auspichiamo sia di grande successo. Preannunciamo solo che l’opera dovrà essere realizzata con lana sostenibile, terapeutica e solidale Gomitolorosa, utilizzando a scelta i 14 colori della gamma.
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La creatività, la manualità, la bellezza, la solidarietà, il benessere, l’entusiasmo sono tutti ingredienti che renderanno la vostra partecipazione assolutamente indimenticabile.
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Cominciate dunque ad accendere i motori, nella Newsletter di giugno riveleremo tutto. STAY TUNED!
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Bomboniere solidali FAI DA TE.
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Lellalapecorella®, la mascotte appena nata, la proposta solidale Gomitolorosa per i vostri eventi speciali, la proponiamo anche nella versione FAI DA TE.
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La bomboniera solidale fai da te è una soluzione che crediamo essere molto interessante per tutte le persone che sanno lavorare all’uncinetto e che desiderano offrire ai propri ospiti un regalo realizzato con le proprie mani, ma che abbia contemporaneamente un significato solidale, di sostegno all’Associazione Gomitolorosa Onlus, utilizzando per la realizzazione i nostri materiali recuperati, lo schema di Lellalapecorella®, le etichette e i bigliettini che certificheranno che il manufatto è davvero SOLIDALE e ORIGINALE.
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Un regalo che acquisisce un valore enorme, fondendo insieme la vostra bravura, generosità, creatività e originalità e che renderà l’evento ancora più SPECIALE.
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Sono dunque già a disposizione KIT FAI DA TE composti da gomitoli di lana autoctona italiana, recuperata e certificata, in tutti i colori della gamma + lana grezza per l’imbottitura + etichette in tessuto + bigliettini personalizzabili con i dati del vostro evento + schema da seguire + link al video tutorial. Tutto questo vi permetterà di realizzare le vostre bomboniere solidali FAI DA TE.
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Resta ovviamente disponibile la proposta della BOMBONIERA GIA’ PRONTA che con amore continuano a confezionare per voi le generose mani volontarie della nostra Associazione.
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“Le nostre mani sono le antenne della nostra anima” di Elena Bernabè.
Abbiamo avuto l’opportunità in questo difficile periodo di isolamento di imbatterci in tante parole scritte in rete, alcune ci hanno emozionato molto più di altre, come queste di Elena Bernabè, psicologa, ideatrice del progetto e responsabile della redazione di Eticamente (www.facebook.com/EticaMente/).
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Autorizzati dalla Redazione, vi proponiamo l'intero post, giacché in ogni parola ritroviamo la nostra filosofia. Grazie Elena di questo regalo.
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"Nonna, come si affronta il dolore?"
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"Con le mani, tesoro. Se lo fai con la mente il dolore invece di ammorbidirsi, s'indurisce ancora di più."
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"Si. Le nostre mani sono le antenne della nostra anima. Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra invii segnali di cura alla parte più profonda di te. E la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione. Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare."
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"Davvero le mani sono così importanti?"
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"Si, bambina mia. Pensa ai neonati: loro iniziano a conoscere il mondo grazie al tocco delle loro manine. Se guardi le mani dei vecchi ti parlano della loro vita più di qualsiasi altra parte del corpo. Tutto ciò che è fatto a mano si dice che è fatto con il cuore. Perché è davvero così: mani e cuore sono connessi. I massaggiatori lo sanno bene: quando toccano il corpo di un'altra persona con le loro mani creano una connessione profonda. E' proprio da questa connessione che arriva la guarigione. Pensa agli innamorati: quando le loro mani si sfiorano fanno l'amore nel modo più sublime."
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"Le mie mani nonna... da quanto tempo non le uso così!"
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"Muovile tesoro mio, inizia a creare con loro e tutto dentro di te si muoverà. Il dolore non passerà. M si trasformerà nel più bel capolavoro. E non farà più male. Perché sarai riuscita a ricamarne l'essenza."
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Dalla scrivania del Presidente: SI FA PRESTO A DIRE SOLIDALE.
Questa pandemia del coronavirus ci ha insegnato molte cose e altre ce ne insegnerà. Ma una in particolare riguarda noi di Gomitolorosa e ha a che vedere con il concetto di solidarietà. Un concetto che si era un po’ sbiadito negli ultimi tempi, sovrastato da un ritorno di vecchie idee cosiddette “sovraniste”, non solo da noi in Italia ma in diverse regioni d’Europa.
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Il coronavirus, imprevisto, inatteso, quasi candido e ingenuo nel suo desiderio di stare con noi, veloce nel moltiplicarsi, sconosciuto agli scienziati, ha fatto saltare i piani di tutti. Chi diceva “prima noi” tenendo un rosario in mano si è trovato di colpo spiazzato: in effetti il virus ha proprio attaccato prima gli italiani, ma il rosario non è un vaccino e quindi i morti hanno cominciato a crescere e non hanno potuto neppure avere il funerale.
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Ne è derivata quindi una solidarietà “creativa”, spontanea, senza rituali, fuori dalle chiese, dagli stadi, dai rotary clubs. Una solidarietà immediata, dai balconi, con la musica, con i whatsapp, con gli arcobaleni disegnati sui muri ma anche lavorati a maglia o all’uncinetto.
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Le nostre scorte, qui nell’ufficio di via Barberini a Roma, se ne sono quasi tutte andate, non abbiamo più gomitoli di alcuni colori e il nostro fornitore, il Lanificio Piacenza di Pollone in provincia di Biella, ha dovuto chiudere temporaneamente e spera di recuperare gli arretrati nel mese di maggio.
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La solidarietà di Gomitolorosa non si è mai interrotta per fortuna, e chiunque avesse comprato una delle nostre Love Box, ha approfittato del prolungarsi della quarantena per produrre le belle coperte esagonali che ci rendono subito riconoscibili e che continueremo a distribuire.
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Come la solidarietà delle ceste di Napoli (chi ha doni, chi non ha prenda) che hanno incantato il mondo molto più dei proclami sulle migliaia di miliardi che si annunciano a pioggia e che si spera andranno davvero a destinazione.
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Si fa presto a dire solidarietà, ma poi ci sono state le speculazioni sulle mascherine, le consulenze piovute dal cielo per andare in televisione a dire tutto e il contrario di tutto.
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La solidarietà umana è un’altra cosa. In primo luogo è qualcosa che ci differenzia dagli animali, poi è un qualcosa che non delude mai, un segno di maturità e di civiltà, una iniezione di energia positiva in una società animata da uomini e donne che invece sono predisposti alla ricerca esclusiva del proprio tornaconto personale.
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Riuscirà questo virus a farci migliorare? Lo speriamo tutti, ma non ci facciamo soverchie illusioni. La solidarietà non sboccia nelle menti e nei cuori delle persone nel giro di pochi giorni o settimane. Probabilmente solidali si nasce e non si diventa.
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Testi a cura di Ivana Appolloni
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Via Malta, 3 - 13900 BIELLA
Via Barberini, 11 - 00187 ROMA
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