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Giornata mondiale Alzheimer (805x645)

IL 21 SETTEMBRE SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELL'ALZHEIMER: oltre 1.500 manicotti in lana realizzati dagli Amici de IL FILO CHE UNISCE verranno donati ai pazienti di tutta Italia.

La Giornata Mondiale Alzheimer è stata istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), per creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia. E ogni anno riunisce in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer. I malati di Alzheimer e di altre demenze sono oggi stimati 36 milioni nel mondo, un milione nel nostro Paese, numeri destinati ad aumentare drammaticamente nel giro di pochi anni. Di fronte a questa emergenza sanitaria famiglie, medici, ricercatori, associazioni Alzheimer e istituzioni sanitarie sono chiamati ad agire insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari.
Gomitolorosa Onlus, da sempre attenta a dare voce e contribuire in maniera originale alla divulgazione di informazioni utili alla sensibilizzazione del proprio network su alcune delle patologie più impattanti nella propria vita quotidiana, portare solidarietà ai pazienti e alle loro famiglie, fornire uno strumento di benessere a chi si adopera nella realizzazione dei manufatti, ha inserito nel piano 2022 un importante progetto di maglia solidale che ha richiesto il coinvolgimento di centinaia di volontari su tutto il territorio nazionale nella realizzazione di oltre 1.500 manicotti da donare ai pazienti di Alzheimer proprio in occasione della Giornata mondiale dedicata a questo morbo.
La realizzazione di molti di questi manicotti è passata anche attraverso le mani dei pazienti stessi, nella fase iniziale della malattia, con l’obiettivo di offrire loro un’attività ricreativa che potesse sollecitare il proprio impegno cognitivo. Salvaguardare la "riserva cognitiva" attraverso relazioni sociali, attività fisica, studio, lettura, stile di vita corretto, ecc. ritarda, infatti, la malattia fino a cinque anni. Il lavoro a maglia ad esempio fa parte di quelle capacità conservate che proposta nei giusti tempi, nel giusto modo, può aiutare la persona in maniera naturale a mantenere la propria abilità.
Anche i caregiver hanno partecipato fattivamente alla realizzazione di questo bel manufatto. Il lavoro a maglia, visto proprio dal punto di vista terapeutico ha portato giovamento a queste persone che assistono in casa il genitore o il coniuge per tantissime ore al giorno.
Manicotto con gufetto
Perché abbiamo realizzato un manicotto? Queste belle maniche colorate e ricche di decorazioni aiuteranno il paziente durante una crisi. Gli esperti raccomandano il potenziamento di attività che portino i cinque sensi verso una maggiore relazione con il mondo circostante, giustamente stimolati e combinati. Il manicotto grazie al materiale utilizzato, pura lana vergine certificata, e grazie ai molteplici elementi applicati, sempre in lana, stimolerà l’esplorazione tattile, mentre l’insieme dei colori utilizzati, stimolerà l’esperienza visiva. Richiamerà dunque la sua attenzione in maniera naturale.
Ringraziamo con l’occasione l’Associazione Ozana di Zagabria che attraverso l’amica Sandra Kerovec ci ha messo a conoscenza di questo bel progetto portato avanti da tempo dalla loro Associazione e che abbiamo subito accolto come particolarmente interessante da inserire anche nel nostro programma.
Il 21 settembre, in tutta Italia, i volontari che hanno lavorato a questo progetto di maglia solidale consegneranno alle case di cura aderenti all’iniziativa, le meravigliose e coloratissime maniche terapeutiche e tutta la giornata sarà raccontata attraverso foto e video sui canali social Gomitolorosa. Ringraziamo i volontari di:
APRILIA (LT), ARCORE (MB), ARIANO IRPINO (AV), ASCOLI PICENO, BARI, BIASSONO (MB), BIELLA, BOLOGNA, BRONTE (CT), BUCCINASCO (MI), CAMPOBASSO, CECCANO (FR), CERCOLA (NA), COMO, CORNAREDO (MI), CUNEO, DORNO (PV), FARA SAN MARTINO (CH), FIRENZE, GISSANO (MB), GIUSSANO (MB), GORIZIA, GUALTIERI (RE), IVREA (TO), LATINA, LIVORNO, MASATE (MI), MILANO, MONDOVI' (CN), PERUGIA,
G.rosa Cartina Italia
PIANEZZA (TO), PISA, POTENZA, RAMIOLA DI MEDESANO (PR), RIVA DEL GARDA (TN), ROMA, SAN FRANCESCO AL CAMPO (TO), SEREGNO (MB), TOLENTINO (MC), TORINO, TRENTO, TRIESTE, VAGLIA (FI), VALLO DELLA LUCANIA (SA).
Le strutture che hanno aderito sono oltre 25 e a questo LINK troverete tutto l’elenco aggiornato ad oggi e i gruppi che si prenderanno cura della consegna. Tra qualche mese, inoltre, chiederemo ad ogni singola struttura di riferire sulle reazioni che hanno avuto i pazienti ad indossare le maniche e quale comportamento hanno assunto indossandole dopo una crisi. Questi racconti aneddotici ci aiuteranno a comprendere se la nostra intuizione è stata giusta, e se le risposte saranno positive, potremo anche in questo caso approfondire coinvolgendo la scienza in qualche ricerca di interesse sociale.
Logo Mente Locale
Da quando la nostra Associazione ha lanciato l’idea del progetto manicotti, lo scorso settembre in occasione proprio della giornata dell’Alzheimer, abbiamo anche fatto nascere un laboratorio permanente di lanaterapia dedicato appunto alla promozione del lavoro a maglia nel mondo dei disturbi cognitivi a Biella, in collaborazione con Social Club MENTE LOCALE AIMA BIELLA. www.mentelocalebiella.it
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Nella splendida location di Villa Boffo, alcune volontarie Gomitolorosa esperte di knit&crochet, offrono lana, strumenti, schemi da seguire e supporto per la realizzazione dei manufatti e per trascorrere un pomeriggio in compagnia con l’unico requisito richiesto di voler stare bene, in perfetta sintonia con la filosofia di Mente Locale AIMA Biella realtà impegnata a prevenire il decadimento cognitivo con lo strumento più potente che abbiamo: la vita. Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per il fattivo contributo offerto alla realizzazione del progetto. www.fondazionecrbiella.it
Tra i progetti futuri, inoltre, c’è quello di far nascere il “Caffè della Lana” a Roma, una iniziativa di Alzheimer Uniti Roma (www.alzheimeruniti.it) in collaborazione con Gomitolorosa onlus, per ospitare malati e familiari, prendere una bibita e magari un pasticcino, mentre si parla della malattia con gli esperti e si fa anche terapia, in questo caso soprattutto lanaterapia.
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Alla stregua degli “Alzheimer Cafè”, nati in Olanda nel 1997 e che l’Associazione Alzheimer Uniti Roma porta avanti con orgoglio già da molti anni, il Caffè della Lana vedrà la lana, appunto, come strumento protagonista delle attività che verranno proposte. Per raggiungere il più velocemente possibile questo bell’obiettivo, Gomitolorosa consegnerà all’Associazione Alzheimer Uniti Roma circa 100 sciarpe fiocco lavanda colore rappresentativo dell’Alzheimer, il 21 settembre presso lo stand di Alzheimer Uniti Roma in Piazza S. Lorenzo in Lucina.
Sciarpa fiocco viola lunga
Lo schema della sciarpa è stato ideato dall’amica Cecilia, conosciuta nel mondo del knitting, come Lana cotta @lana_cotta su INSTAGRAM.

Seguite dunque la grande consegna dei manicotti sui canali social Gomitolorosa durante la giornata del 21 settembre, ricca tra l’altro di tanti eventi di social knitting che racconteremo e condivideremo con tutto il network, unendo ancora una volta i volontari di tutta Italia in un unico caldo abbraccio di solidarietà.

Gomitolorosa Abilmente 2022 (600x400)

“Abbracciamoci” ad Abilmente Roma dal 22 al 25 settembre. Vi aspettiamo allo stand 318 per creare tante caldissime mani!

Per il terzo anno consecutivo, la nostra Associazione sarà presente ad Abilmente Roma, il Salone delle Idee Creative, un’avventura di 4 giorni tra materiali, strumenti e corsi che faranno volare in alto la vostra creatività. Con questo codice sconto R1ABY potrete avere una riduzione sul biglietto di ingresso: € 7,00, anziché € 8,00. Le informazioni per partecipare ad Abilmente Roma le trovate su www.abilmente.org
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Le volontarie Gomitolorosa si stanno preparando per accogliere chi ci verrà a trovare ed offriranno laboratori gratuiti di uncinetto per realizzare la MANO della bellissima sciarpa ABBRACCIO, il progetto di maglia solidale in cui tutto il network de IL FILO CHE UNISCE si sta impegnando in questi mesi per la GIORNATA DEI POVERI, che si celebrerà il prossimo 13 novembre.
La sciarpa Abbraccio per portare solidarietà ai più poveri. Con questo quarto programma di maglia solidale intendiamo portare solidarietà ai poveri e alle persone socialmente escluse. Una colorata e calda sciarpa li abbraccerà: sarà realizzata proprio come un ABBRACCIO, con tanti colori e due mani finali, per farli sentire INCLUSI nel nostro messaggio solidale. La sciarpa, utile ad affrontare meglio il freddo inverno, porterà anche un importante messaggio di incoraggiamento e forza da parte di tutto il network Gomitolorosa.
Mano arancione
TRENTA MINUTI DEL VOSTRO TEMPO basteranno per dare una mano e creare una MANO, con il filato etico di Gomitolorosa, nei famosi 14 colori, seguendo lo schema messo a disposizione dalle DONNE FUORI TEMPO - KNITTING CLUB di APRILIA, che saranno presenti insieme alle storiche volontarie LUCIA LUSTRINO E MARIA GRAZIA DEVOTI per svelare tutti i loro segreti con l’uncinetto, e non solo! Piano piano le mani realizzate verranno appese alla parete e vedremo ogni giorno crescere la grande capacità di dare agli altri delle amiche e degli amici Gomitolorosa presenti ad Abilmente.
L’obiettivo è quello di realizzare QUANTE PIU’ MANI POSSIBILE e per farlo, vi mettiamo a disposizione lo schema e il filato da subito, tutti gli amici e le amiche di Roma potranno richiederlo via email a segreteria@gomitolorosa.org e ritirarlo al nostro Laboratorio di Via delle Quattro Fontane, 20/a. Le mani pronte andranno consegnate a Gomitolorosa direttamente ad Abilmente Roma e sarete voi ad appenderle alla nostra PARETE.

Ti aspettiamo in Fiera a Roma dal 22 al 25 settembre!

Loto lanaterapia Gemelli (600x400)

La lanaterapia arriva al Policlinico Agostino Gemelli a Roma, insieme a Loto ODV - Uniti per le donne contro i tumori ginecologici.

A partire da questo mese di settembre, riconosciuto a livello mondiale come mese della consapevolezza sui tumori ginecologici, la Lanaterapia arriva al Policlinico Agostino Gemelli. Durante l’attività, alle pazienti in sala d’attesa del reparto Day Hospital Tumori Femminili, viene consegnato un kit contenente un uncinetto, un gomitolo di lana, lo schema da realizzare, le istruzioni di base, materiale informativo e di sensibilizzazione. Con l’aiuto delle volontarie e con gli esagoni realizzati a mano dalle pazienti, sarà possibile dar vita a scaldagambe per l’attività di chemioterapia, copertine per i centri aiuto alla vita e altri manufatti da destinare a persone in difficoltà.
“Il progetto è frutto della duratura e fruttuosa collaborazione fra l’Associazione Gomitolorosa e Loto ODV, che da quasi dieci anni sostiene le donne con tumori ginecologici. La nostra Associazione è felicissima di poter esportare questo progetto di collaudata validità in uno dei più importanti centri di supporto alle donne con patologie oncologiche come il Policlinico Gemelli”, questo il commento della Dott.ssa Manuela Bignami, Direttrice Loto ODV, che aggiunge: “Il progetto di Lanaterapia proposto dall’Associazione Gomitolorosa Onlus ha avuto, ad oggi, un riscontro e un impatto molto positivo all’interno di tutti gli Ospedali in cui è stato avviato e tramite Loto ODV l’iniziativa è già stata sperimentata con grande successo presso il Policlinico di Sant’Orsola di Bologna”.
Logo Loto Onlus
Loto è un’associazione No profit nata nel 2013 con l’obiettivo di fare informazione e sostenere la ricerca sul carcinoma dell’ovaio, uno tra i tumori femminili a prognosi più severa, patologia di cui non sono note le cause e per la quale non sono ancora disponibili strumenti validi per la diagnosi precoce.
Oggi, accanto alla storica sede nazionale di Bologna, l’associazione conta tre Centri di coordinamento territoriale (Rimini, Parma e Forlì) e tre Centri di coordinamento regionale (Roma, Ancona e Palermo) e sostiene progetti per tutte le donne affette da tumori ginecologici. www.lotonlus.org
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Con la Lanaterapia si riconosce il valore della pratica di lavorare a maglia o all’uncinetto, dalla quale è possibile trarre grandi benefici per la salute fisica e mentale. Il Policlinico A. Gemelli è il primo ospedale della Capitale ad inserire questo progetto di benessere tra le sue pazienti, dopo l’esperienza positiva che ha riscosso in circa 20 ospedali dislocati in tutta la penisola italiana; l’arrivo in questo centro di eccellenza ci fa provare grande soddisfazione e offre una nuova spinta vitalizzante al prosieguo della maggiore diffusione possibile.
Condividiamo le parole di apprezzamento della Dott.ssa Claudia Marchetti - Day Hospital Tumori Femminili, Dipartimento di Ginecologia Oncologica Fondazione Pol. Univ. A. Gemelli IRCCS – Roma: “Il Policlinico A. Gemelli si impegna nel rispetto di valori fondamentali come comunicazione, collaborazione e coinvolgimento, superando la visione settoriale e categoriale nell’intento di migliorare continuamente l’organizzazione e l’unità degli Intenti. In un’ottica di rispetto del valore delle persone e di cura della persona malata nel rispetto integrale della sua dignità, dei suoi bisogni, della sua sofferenza e della sua speranza, il progetto di Lanaterapia nel Day Hospital Tumori Femminili, Dipartimento di Ginecologia Oncologica contribuirà a rendere l’offerta del Policlinico Gemelli ancora più orientata sul concetto di salute inteso non come assenza di malattia ma come stato di benessere. Ringraziamo l’Associazione Gomitolorosa Onlus e Loto ODV-Uniti per le donne contro i tumori ginecologici per l’avvio di questa nuova iniziativa di supporto alle donne che vengono curate ogni giorno al Policlinico Gemelli”.

Si ringrazia del supporto al progetto, le Dottoresse del Policlinico A. Gemelli: Laura Vertechy, Vittoria Carbone, Serena Boccia, Claudia Marchetti
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Inaugurato il 10 luglio 1964, ambito d’eccellenza presso il quale didattica di alto prestigio, ricerca innovativa e attività di cura e assistenza dialogano a beneficio dei pazienti e, per oltre 50 anni parte integrante dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal 1° agosto 2015 il Policlinico Universitario A. Gemelli ha assunto la forma giuridica di Fondazione.
La mission della Fondazione è quella di offrire ai pazienti umanità, eccellenza e alta specializzazione nelle cure, favorendo la costante innovazione della medicina e formando i professionisti della sanità del futuro. La Fondazione è il luogo in cui competenze scientifiche e tecniche, sensibilità umana, etica e valori cattolici diventano un concreto impegno al servizio di tutti per cure eccellenti ed accessibili a tutta la comunità. Il valore che viene quotidianamente posto al centro dell’operare è, fin dalle origini, l’integrità della persona, i suoi bisogni di cura espressi e inespressi, offrendo un ambito di relazione, di umanità col paziente, le sue fatiche e le sue fragilità. La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS si propone di garantire la tutela della salute come bene collettivo ed individuale, promuovendo azioni necessarie al raggiungimento di obiettivi di efficacia assistenziale, appropriatezza tecnica ed organizzativa, efficienza nell’allocazione e nell’utilizzo delle risorse umane, economiche e strumentali, congiuntamente con gli obiettivi di didattica e di ricerca. www.policlinicogemelli.it
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Aran è sinonimo di lana e lana è sinonimo di sopravvivenza - Dalla scrivania del Presidente

Le isole Aran stanno di fronte alla città di Galway, sulla costa occidentale dell’Irlanda. Vale la pena di aprire Google Maps o di sfogliare un atlante per rendersi conto di quanto remoto possa essere questo luogo che pure è così pieno di storia e di tradizione. Dall’Italia bisogna arrivare a Dublino e poi attraversare tutta l’isola. Per l’ultimo salto sull’Atlantico, prima di arrivare alle isole, ci vuole un piccolo aeroplano oppure un ferry boat che parte anche con il vento e la pioggia più tremendi che possiate immaginare. Per gli irlandesi Aran è sinonimo di lana e lana è sinonimo di sopravvivenza.
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I maglioni famosi lavorati a mano su queste isole in cima all’Europa sono incredibilmente caldi ma soprattutto resistono all’acqua che quasi sempre qui vi circonda, nel senso che sotto ci sono le onde dell’oceano e sopra una continua pioggerellina che penetrerebbe in qualunque impermeabile tradizionale. A quanto pare non attraversa però i maglioni tricotati con la lana locale prodotta dalle impassibili pecore che brucano in riva al mare.
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Quando i miei figli erano piccoli venivamo spesso a passare qualche settimana d’estate in un cottage nel parco naturale del Connemara (prego riguardare Google map o internet). Fino a che il più grande un giorno se ne uscì con questa riflessione: venire qui è come andare in vacanza in una lavapiatti. Intendeva riferirsi alla pioggia “orizzontale” che sbatteva contro le finestre a causa del vento. Così le nostre visite si sono rarefatte fino alla scorsa settimana quando ci ha riportato qui il matrimonio di un amatissimo nipote. Incredibilmente, tutto è rimasto come allora: le Aran all’orizzonte, la loro lana tenacissima, le pelli di vari colori pronte a sdraiarsi di fronte al caminetto e a scaldarvi i piedi, gli oggetti decorativi fatti all’uncinetto con quell’aria scherzosa che solo gli irlandesi hanno, dopo averne passate di ogni.
La bandiera irlandese ha l’arancione al posto del rosso, ma per il resto è identica al nostro tricolore. Qualcuno dice che Garibaldi venne fin quassù per dare una mano contro gli inglesi oppressori e sfruttatori che nella seconda metà dell’Ottocento lasciarono morire di fame più di un milione e mezzo di persone, ignorando una malattia delle patate, alimento principale sull’isola. La chiamarono la Grande carestia, e quasi spopolò l’isola. Un terzo dei suoi abitanti morirono di stenti, un terzo si buttò su barconi in mare per emigrare in America (che è proprio di fronte a Galway, come la nostra Lampedusa è di fronte alla Libia) e un terzo rimase a resistere. Oggi in Irlanda si sta bene e il Paese è membro influente dell’Unione Europea. Dopo la Brexit, anzi, sono loro gli unici a parlare inglese a Bruxelles. La lana rimane più che una componente essenziale del paesaggio, una vera passione. La parola che corrisponde a “pecora” è “ewe”, che si pronuncia you, come quella che significa anche te o voi. E infiniti sono i giochi di parole degli irlandesi che rivelano il loro amore per la lana e le pecore. Per scrivere “come stai”, per esempio, invece di “how are you?” scrivono “how are ewe?” perché il suono che ne deriva è identico ma l’effetto è di far sorridere l’interlocutore che pensa al viso impassibile di una pecora.

Buon rientro a tutti (per chi è stato in vacanza) e buona ripresa. Noi qui a Gomitolorosa ci prepariamo al compleanno di ottobre, e questa volta in modo importante!
Alberto Costa
Presidente Gomitolorosa Onlus
Testi a cura di Ivana Appolloni
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