Esperienze di LANATERAPIA in Europa – Dalla scrivania del Presidente
Tra le tante notizie belle che arrivano sulla mia scrivania (per fortuna arrivano anche queste!), un posto speciale lo occupano quelle che mi arrivano dalla Fondazione E.W.E, di cui ho il privilegio di esserne il Presidente e Fondatore, spinto dalla volontà di dare voce alla lana europea e alle sue molteplici applicazioni. In questo mese di dicembre ve ne voglio raccontare un paio che, ispirate dal modello Gomitolorosa, hanno applicato il lavoro a maglia come strumento terapeutico in contesti ospedalieri.
Iniziamo da Cipro, dove il Policlinico Donna Health Care (Centro Medico per Donne e Salute), inaugurato quest’anno, è specializzato nell’assistenza sanitaria basata sulla medicina di genere, esclusivamente per le donne. Un progetto questo che ci piacerebbe tanto portare noi in Italia, ma di questo ne parliamo in un’altra occasione.
Qui si promuove la guarigione olistica e il benessere delle pazienti attraverso il lavoro a maglia terapeutico, incoraggiando le pazienti a mettere da parte i loro telefoni per connettersi con filati, colori e texture e impegnarsi in un’attività rilassante e pratica che supporta la salute mentale, la connessione sociale e l’espressione di sé.
Attraverso il lavoro a maglia terapeutico (di cui ringraziamo l’amica Betsan Corkhill per esserne stata pioniera), le pazienti trovano conforto, creatività e senso di comunità. In clinica, conversazioni delicate sbocciano mentre gli aghi ticchettano e quadrati colorati di 10 cm si uniscono per formare coperte per le donne bisognose. Oltre al lavoro a maglia, le partecipanti riscoprono l’equilibrio, riducono lo stress e coltivano le amicizie. Non potete immaginare la gioia nel vedere i nostri bellissimi 15 colori risplendere tra le mani di queste pazienti e di contribuire con il nostro impegno, alla salute delle donne, oltre i nostri confini geografici.
La seconda esperienza di cui vi voglio parlare arriva dalla Croazia, dove nel Dipartimento di Ematologia del Centro Ospedaliero Universitario di Fiume (Clinica di Medicina Interna), diretto dalla Dott.ssa Duška Petranović, è iniziato quest’anno il lavoro a maglia terapeutico per i pazienti, grazie al supporto dell’amica Marija Bašić, esperta di uncinetto e maglia, fondatrice di Pletenje.net, una community in cui ispira gli altri a trovare calma, forza e gioia in ogni punto, e connessione attraverso l’artigianato fatto a mano.
Marija, ex paziente con tumore al seno, conosce molto bene il potere terapeutico che ne deriva dallo svolgere questa pratica, e lo ha portato proprio in questo contesto, dove ce ne era più bisogno, con molto apprezzamento dei pazienti e del personale ospedaliero. A volte è supportata da uno specialista, un ematologo, un fisioterapista o uno psicologo.
Nei casi di pazienti sottoposti a trattamenti immunosoppressivi e chemioterapici, con un sistema immunitario quindi estremamente sensibile, si lavora a maglia in stanza, pratica che è stata facilitata dal posizionamento di una scatola per il kit di lanaterapia nel corridoio, rifornita regolarmente. I pazienti prendono il kit da questa scatola e poi ripongono il lavoro completato.

Nel tempo trascorso in Day Hospital, solitamente 2-3 ore durante le cure, viene realizzata una coperta collettiva: ogni paziente partecipa aggiungendo un pezzetto che poi verrà proseguito da qualcun altro. Molti pazienti vorrebbero continuare a lavorare a maglia e all’uncinetto dopo essere stati dimessi dall’ospedale e l’organizzazione locale sta valutando la possibilità di creare una comunità online per supportarli, poiché sono dispersi in tutta la regione, comprese le isole, rendendo impossibile raggiungere l’ospedale.
L’idea Gomitolorosa del KIT PERSONALE PER PRATICARE LA LANATERAPIA nasce proprio dalla necessità di avere uno strumento personale, igienizzabile, che aiuti ad evitare il passaggio da mano a mano, e quindi evitare eventuali contagi in contesti ospedalieri. Nacque in periodo di COVID e non lo abbiamo più abbandonato, visto che è estremamente efficace in questi contesti.
La Croazia sta anche valutando l’utilizzo di lana locale croata e come Fondazione EWE daremo tutto il supporto di conoscenza che abbiamo, affinché anche loro possano unire l’impegno nel portare benessere con il lavoro a maglia, a quello della valorizzazione della lana autoctona, altro grande obiettivo che ci siamo prefigurati.
Nel prossimo numero vi parlerò della Spagna e dell’Ungheria, ma tante altre esperienze si stanno aggiungendo, non dovete fare altro che continuare a seguirci.

Auguro a tutti voi un sereno e caldo Natale.
Alberto Costa
Presidente Gomitolorosa Ente Filantropico


