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“Lane Condivise” – Dalla scrivania del Presidente

Da qualche settimana tenevo d’occhio un volantino giunto sulla mia scrivania ai primi di aprile e contenente il programma di un convegno dal titolo attraente di “Lane Condivise” tenutosi a Biella pochi giorni dopo la nostra Giornata Europea della Lana di Roma.

Il convegno ha rappresentato per molti versi un fatto piuttosto nuovo nel panorama piemontese della ricerca sul futuro della lana, anche perché è riuscito a coinvolgere relatori di grande competenza come Danilo Craveia della Rete Archivi Biellesi che ha dato tutte le informazioni possibili sulla pecora biellese o Andrea Trivero di Pace e futuro, che ha descritto il potenziale sociale di una ripresa di interesse per la lana.

Noi siamo stati rappresentati dal nostro esperto Sergio Foglia, che è l’artefice dei nostri magnifici gomitoli e che ha raccontato la ormai solida storia di Gomitolorosa, attirando anche l’interesse degli organizzatori e in particolare di Nazarena Lanza che ha presentato il progetto Biella Città Arcipelago: una ricerca sui diversi prodotti del territorio dalla lana, appunto, al cibo, ai musei.

Trappa

Non avendo potuto partecipare al convegno sono andato qualche giorno fa a trovare Nazarena nel luogo dove lavora principalmente, assieme a Giuseppe Pidello, dell’Ecomuseo Biellese: il luogo si chiama La Trappa di Sordevolo e prende il nome da una comunità di monaci Trappisti, in fuga dalla Francia rivoluzionaria, che la abitarono per soli 6 anni tra il 1796 e il 1802, quando Napoleone arrivò in Piemonte. Il cantiere fu avviato a metà ’700 da Gregorio Ambrosetti, imprenditore laniero e proprietario terriero, con la celata intenzione di insediare un convento passionista. L’opposizione del Comune e della Parrocchia impedirono questo disegno e, dopo la morte di Ambrosetti e il successivo periodo trappista, la grande costruzione rimase incompiuta e fu utilizzata in parte come alpeggio fino alla fine del ’900.

Le ricerche sulla sua storia, la riabilitazione delle tecniche costruttive tradizionali e la rigenerazione del paesaggio terrazzato, l’ospitalità nelle celle che furono dei monaci e la riscoperta di una cucina autentica fanno oggi della Trappa un luogo aperto e inclusivo, creativo e formativo, produttivo e accogliente: una “scuola per nuovi abitanti”, un “monastero del terzo millenio”, una “cittadellalpe” dove passato e futuro si incontrano. (vedi ecomuseo.it)

È stata per me una bellissima giornata (anche perché mi ha riportato a luoghi della mia infanzia) e l’ennesima conferma di quante iniziative belle e positive ci sono in Italia, in risposta a tutte le tristezze e negatività che ogni giorno riceviamo da giornali e TV. Invito caldamente chiunque si trovi nel Biellese durante l’estate ad andare a pranzo alla Trappa di Sordevolo, ad ammirare il verdissimo panorama, a godere dell’aria frizzantina di montagna e del cibo originale e delizioso che Nazarena e Giuseppe preparano ogni giorno.

Seguite la lana e troverete sempre cose belle! Spero che anche le nostre volontarie biellesi di Gomitolorosa trovino il modo di incontrarsi in questo magico luogo nei prossimi mesi. E che qualcuno di voi inserisca questa destinazione fra le mete delle prossime vacanze.

Alberto Costa

Presidente Gomitolorosa Ente Filantropico