Dalla scrivania del Presidente: Re-impariamo ad utilizzare la lana
In molti si sono stupiti quando hanno visto comparire sugli schermi dell’inaugurazione di Pitti Uomo a Firenze il faccione sorridente del Principe Carlo di Inghilterra. Nel messaggio registrato ha mandato il suo saluto agli amici italiani e ha chiesto più attenzione al tema della lana.
Solo l’1% degli indumenti del pianeta è di lana, il 30% di cotone e il resto di fibre sintetiche. Ogni volta che li laviamo mandiamo in mare un sacco di microfibre di plastica che finiscono per inquinare anche più delle bottigliette di acqua minerale. Dobbiamo imparare ad utilizzare di nuovo la lana, ha detto Carlo in sostanza, oppure rinunciare ad allevare pecore. Questa attività è però troppo redditizia per la carne e il latte e quindi le pecore (per fortuna) continueranno a pascolare. Ma poiché se non le tosiamo in primavera soffrono il caldo fino a soffocare dobbiamo re-imparare ad utilizzare la lana invece di distruggerla, bruciandola o seppellendola.
A proposito di latte, ho avuto il piacere la scorsa settimana di incontrare il Ministro dell’Agricoltura dell’isola di Cipro (1 milione di abitanti, 250 mila pecore). Io non sono abituato ad incontrare ministri, ma mi ha fatto piacere il suo interesse per quello che facciamo a Gomitolorosa e con i nostri amici europei di EWE. Lui mi ha spiegato che per loro le pecore sono fondamentali perché è con latte di pecora cipriota che si fa il formaggio Hallumi. Ne vendono sempre di più nel mondo perché piace molto e quindi avrebbero bisogno di allevare ancora più pecore ma sono disperati perché non sanno proprio che cosa farsene della lana. A Cipro non esiste neppure una industria tessile. Mi ha chiesto se ne volevo un po’ ma gli ho dovuto rispondere che purtroppo anche in Italia la consideriamo un rifiuto speciale.
Qualcosa ci dobbiamo inventare, quindi, perché il problema non è solo nostro. Con 100 milioni di pecore nella Unione Europea abbiamo montagne di lana da smaltire! Non smettete quindi di sostenere Gomitolorosa, per favore, perché nel nostro piccolo (non poi così piccolo ormai) stiamo dando un contributo di tutto rispetto: salviamo sempre più lana dal fuoco, la trasformiamo in gomitoli colorati, la spediamo a chi si offre di lavorarla a maglia, e riceviamo centinaia di sciarpe, cappelli, coperte bellissimi che a nostra volta distribuiamo a chi ne ha bisogno.
La nuova Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen ha impegnato il Parlamento a un piano di investimenti di mille miliardi di euro (non so neppure quanti zero ci vogliano per scriverlo) per fare dell’Europa la parte più verde ed ecologica del pianeta. Le diremo di metterci anche un po’ di rosa!
Alberto Costa